Fatto di sangue fra due uomini per causa di una vedova si sospettano moventi politici



Fatto di sangue fra due uomini per causa di una vedova si sospettano moventi politici (Lina Wertmüller, 1978) o  La viuda indomable





Fatto di sangue fra due uomini per causa di una vedova. Si sospettano moventi politici è un film del 1978 di Lina Wertmueller. La versione lunga del titolo (Un fatto di sangue nel comune di Siculiana fra due uomini per causa di una vedova. Si sospettano moventi politici. Amore-Morte-Shimmy. Lugano belle. Tarantelle. Tarallucci e vino.) vanta il record nel Guinness dei primati come titolo più lungo di un film nella storia del cinema.1] [Negli Stati Uniti il film fu semplicemente intitolato Revenge.



 



Ficha Técnica:


Detrás de los anteojos blancos, documental dirigido por Valerio Ruiz, que supo ser asistente de Wertmüller, presenta la vida y trayectoria de la actriz, directora, escritora y letrista de canciones nacida en 1928 en Roma como Arcangela Felice Assunta Wertmüller von Elgg Spañol von Braueich, nombre larguísimo que quizá fue el causante de que muchos de los títulos de sus películas batieran récords mundiales de longitud. El más extremo, el título original de Amor, muerte, tarantela y vino (1978), que era: Un fatto di sangue nel comune di Siculiana fra due uomini per causa di una vedova. Si sospettano moventi politici. Amore-Morte-Shimmy. Lugano belle. Tarantelle. Tarallucci e vino, la hizo ingresar al Libro Guinness. No fue ese el único rasgo excéntrico de una mujer que a la hora de buscar sus temas y sus maneras de llevarlos al cine desplegaba una inusual libertad, tanto en la elección de sus intérpretes –además de repetir a menudo a actores favoritos como Giannini, Mariangela Melato, Sophia Loren, buscaba incansablemente rostros y cuerpos fuera del estrellato conocido– como en la escenografía y los vestuarios, donde fue importante la colaboración de quien fuera su esposo, Enrico Job.[1]


Año:

1978


País:

Italia


Género:

Thriller. Drama. Romance. Años 20


Dirección:

Lina Wertmüller


Guión:

Lina Wertmüller






Reparto:



Sophia Loren, Marcello Mastroianni, Giancarlo Giannini, Turi Ferro, Lucio Amelio, Mario Scarpetta, Antonella Murgia, Maria Carrara, Isa Danieli, Guido Cerniglia



Datos del archivo:




Idioma:

Italiano con subs en español (srt)


Calidad:

TVRip


Resolución:

700x388


Formato:

AVI

 Tamaño:

Duración:

 1,08 GB 


124 min








Sinopsis:
Italia, años veinte. Una bella joven (Sophia Loren), cuyo marido ha sido brutalmente asesinado por la mafia siciliana, vive dominada por el odio y la sed de venganza. Aparecen entonces en su vida dos hombres: un abogado que vuelve a Sicilia tras diez años de ausencia (Marcello Mastroianni) y un primo de su marido, que regresa de Nueva York al enterarse de la noticia (Giancarlo Giannini). Ambos quedan fascinados por la viuda que, consciente de la influencia que ejerce sobre ellos, no duda en utilizarlos para llevar a cabo sus planes. (FILMAFFINITY)[2]
La película nos sitúa en la Italia de los años 20, donde una joven viuda clama venganza por el brutal asesinato de su marido a manos de unos mafiosos sicilianos. La mujer es de una belleza deslumbrante, y es consciente de la influencia que tiene sobre los hombres, influencia que no duda en utilizar para conseguir sus objetivos. Es por ello que cuando a su vida llegan un primo de su marido, procedente de Nueva York, y un abogado que vuelve a la ciudad tras haber estado 10 años fuera, ella utiliza sus armas de mujer para conseguir que la ayuden en su búsqueda de venganza.[3]

Comitini 1922. Angelo Paternò è stato ucciso da Vito Acicatena e in paese tutti lo sanno: nessuno però ha il coraggio di testimoniarlo al processo. Mesi dopo, Rosario Maria Spallone, avvocato socialista, vorrebbe convincere la vedova Titina a chiedere la riapertura del processo. In una delle sue visite trova Acicatena che sta cercando di violentare la bella vedova. Rosario Maria interviene e nella colluttazione rimane contuso. Titina è così riconoscente da concederglisi.


In paese arriva dall'America però anche il cugino di Angelo, Nick, un killer e contrabbandiere arricchito. Tra questi e Titina nasce una relazione. A complicare la già non semplice situazione, ci si mette anche la politica: dopo la marcia su Roma, Vito diventa capo delle locali squadracce, mentre Rosario Maria cerca di occupare delle terre, venendo picchiato e costretto ad ingurgitare dell'  olio di ricino da parte della squadraccia fascista di Acicatena.
Nick vorrebbe vendicare il cugino e fuggire con Titina, ma Rosario Maria - che ha tentato di aggredire Acicatena - lo coinvolge in una vera e propria battaglia. Nick porta Titina e Rosario Maria alla stazione marittima, ma lì vengono raggiunti da Acicatena, ancora sanguinante, che si è portato dietro le squadracce. Rosario verrà colpito mortalmente da Acicatena offrendosi inerme, Nick con due pistole causa una strage tra la squadraccia, fino a venire colpito lui stesso da un colpo sparato da Vito, si accascia morente sull'avvocato ormai agonizzante. Tra la folla Titina non vista, prende una pistola di Nick e colpisce a morte Acicatena.
Titina assiste i due fino alla morte, giurando ad entrambi il proprio amore e di essere ognuno il padre del bambino che porta in grembo.[4]

«Fatto di sangue fu il mio primo film con Sophia. A me regista fu subito chiaro che, dietro l’aspetto di una star mondiale, Sophia è un’attrice appassionata e bravissima che, quando stima chi la dirige, non oppone resistenza a nulla, anzi diventa una grande collaboratrice. Si fidava di me come si era fidata di De Sica, il suo grande e più caro maestro. [...] In Fatto di sangue doveva interpretare una carbonaia vedova, il cui marito era stato ucciso da un mafioso. Volevo farle una faccia greca. Quindi, ho preso un mozzicone di kajal e mi sono avvicinata al suo viso: “Permetti?”. Sophia ha sorriso e io ho disegnato intorno ai suoi magnifichi occhi un “tempio greco”. È una mia fissazione, la linea a capanna del frontone del tempio. Le sopracciglia che, contro ogni moda, vanno in giù. Lei è stata straordinaria. Si è fatta una risata. Poi, nel film, il carbone sul suo volto era come una maschera di una bellezza nuova e drammatica. Recitavano con lei Giancarlo Giannini, Marcello Mastroianni e Turi Ferro. Marcello era un socialista deluso dall’avvento del fascismo; Giancarlo, un gangster che, in America, aveva trovato una sua dimensione nella violenza; Turi, il mafioso assassino, cui il fascismo aveva dato legittimazione e autorità» (Wertmüller).[5]


[1] http://brecha.com.uy/cine-y-anarquia/
[2] https://www.filmaffinity.com/cl/film706229.html
[3] http://www.sensacine.com/peliculas/pelicula-49741/
[4] https://it.wikipedia.org/wiki/Fatto_di_sangue_fra_due_uomini_per_causa_di_una_vedova._Si_sospettano_moventi_politici
[5] http://www.fondazionecsc.it/news.jsp?ID_NEWS=125&areaNews=10&GTemplate=news.jsp

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